Ora, sappiamo tutti che i rapporti tra le due grandi major non sono idilliaci, anzi. Infatti il lancio di Windows Defender Browser Protection (WDBP) non avviene tanto una stretta collaborazione tra Microsoft e Google, ma a causa della convinzione di Windows di poter garantire, con questo nuovo add-on, una protezione anti-phishing più efficace di quella ottenuta dai meccanismi di protezione di Chrome.
WDBP: di cosa stiamo parlando?
E' un add-on gratuito per Chrome che utilizza la stessa tecnologia anti malware e anti phishing di Edge, browser che, a detta di Redmond, può difendere l'utente in maniera più efficace rispetto alla concorrenza: per affermarlo Microsoft si basa su un rapporto del 2017 che spiega cme WDBP di Microsoft sia in grado di bloccare il 99% dei tentativi di phishing contro l'87% di Chrome e addirittura il 70% per Mozilla.
Si basa sulla tecnologia Smartscreen di Microsoft, che avverte gli utenti quando navigano su siti potenzialmente dannosi. Strumento che Microsoft utilizza anche per monitorare l'evoluzione delle minacce: Microsoft infatti tiene sui propri server un elenco, costantemente aggiornato, delle probabili destinazioni rischiose e lo fa proprio usando i dati telemetrici inviati dagli utenti di SmartSceen.
Sul webstore di Chrome, EDBP viene presentata così:
"aiuta a proteggerti contro le minacce online quali link contenuti in email di phishing, siti web truffaldini e/o compromessi pensati per convincerti a scaricare e installare software dannosi che possono corrompere il tuo computer." Attualmente è in distribuzione la versione 1.63.
Sul webstore di Chrome, EDBP viene presentata così:
"aiuta a proteggerti contro le minacce online quali link contenuti in email di phishing, siti web truffaldini e/o compromessi pensati per convincerti a scaricare e installare software dannosi che possono corrompere il tuo computer." Attualmente è in distribuzione la versione 1.63.
La nuova estensione non disinstalla la protezione base di Google Chrome: è paragonabile ad una protezione aggiuntiva, extra, rispetto a quella standard offerta da Chrome.
La decisione di "estendere" il sistema di protezione di Edge anche su Chrome, di cedere quindi a Google una risorsa così importante, non è da intendersi come un cambiamento di strategia di Microsoft: Windows 10 e tutte le sue applicazioni "universali", Edge compresa, restano la direzione di sviluppo centrale. Che sia una dimostrazione resa disponibile ad utenti tradizionalmente restii contro Internet Explorer ed Edge? Probabilmente, azzarda qualche esperto, non c'era altra scelta: "il phishing è un grosso problema e Microsoft ha fatto questa mossa per proteggere l'ecosistema Windows" ha dichiarato Michael Cherry di Directions su Microsoft. "Infatti", prosegue "se un utente rimane vittima di attacchi di phishing non dà solitamente la colpa al browser, ma si chiederanno come mai Microsoft non abbia protetto Windows: questa è una chiara mossa di autodifesa".
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