E' ormai uno scenario col quale non si può più fare a meno di confrontarsi quello degli attacchi cosiddetti "supply chain", ovvero gli attacchi che non colpiscono direttamente l'obiettivo primario ma la catena di distribuzione: gli eventi che hanno riguardato SolarWind e Microsoft Exchange hanno riportato in primo piano un dibattito che era un pç sopito, ma che, incalzato dagli eventi, è divenuto irrimandabile e ormai si è reso evidente come sia urgente prendere le giuste contromisure rispetto ai cosiddetti "software supply chain attack".
Ora ci risiamo, di nuovo, e anche questo evento ha un potenziale di compromissione molto esteso: la repository ufficiale Git di PHP è stata hackerata e il codice sorgente è stato manomesso. Due giorni fa infatti due commit dannosi sono stati "spinti" nella repository php-src GIT gestita dal team PHP sul loro server git.php.net. Gli attaccanti, ad ora sconosciuti, hanno firmato questi commit come se i loro autori fossero noti sviluppatori e manutentori PHP, ovvero Rasmus Lerdord e Nikita Popov. Per rendersi conto della portata di questo attacco, fortunatamente sventato, basta dire che PHP rimane il linguaggio di programmazione lato server più usato, alimentando più del 79% dei siti web in Internet.
Il comunicato ufficiale spiega che un attaccante è riuscito ad inserire il codice dannoso, ma non è chiaro se sia riuscito nel suo intendo compromettendo il server stesso o gli account dei due sviluppatori. Popov ha però escluso seccamente la possibilità di aver subito una violazione del proprio account.
I due commit sono disponibili qui e qui: questi sono stati inseriti come "fix typo", cioè gli attaccanti hanno provato a camuffarli da semplici correzioni ortografiche apportate dagli sviluppatori.