giovedì 20 novembre 2014

Il tuo PC è infetto? Scoprilo con Dr.Web CureIt!


Dr.Web CureIt! è l’utility della famosa compagnia russa produttrice di antivirus, compatibile con tutti i sistemi operativi Windows che permette di effettuare un controllo rapido del PC e di sanarlo nel caso siano stati rilevati codici dannosi. Tutto senza disinstallare l’eventuale antivirus presente,

Una volta lanciato il file eseguibile, che si trova quotidianamente aggiornato qui, basta cliccare su “Avviare la scansione” e viene eseguita una scansione di tutti i file presenti nel computer, Al termine si aprirà una finestra contenente il resoconto delle minacce rilevate; il programma identifica come minaccia anche le toolbar aggiuntive per i browser e alcune componenti aggiuntive di altri programmi. Una volta trovate le minacce, sta all’utente decidere se e quali eliminare, cliccando su “Neutralizza”.

Il programma offre anche altre opzioni: se applicare automaticamente le azioni alle minacce, spegnere il computer alla fine della scansione, impostare i suoni e anche la possibilità di gestire la quarantena e altri parametri da configurare.

Il programma non necessita di installazione: basta far avviare il file eseguibile, copiabile anche su chiavette USB.

Provalo adesso, lo trovi qui, è gratis se acconsenti la spedizione di dati statistici (utili a Dr.Web per analizzare con una maggiore precisione la situazione globale nel campo delle minacce informatiche e a migliorare gli algoritmi di rilevamento e di disinfezione dei prodotti Dr.Web).

giovedì 6 novembre 2014

Controlla lo stato di sicurezza dal tuo iPad: Dr.Web Mobile Control Center 10.1

Doctor Web ha aggiornato la sua versione 10.1. Questa applicazione ti permette di amministrare una rete antivirus Dr.Web Enterprise Security Suite da dispositivi Apple. L’aggiornamento invia nuove caratteristiche e risolve problemi conosciuti.

Adesso, gli amministratori possono controllare lo stato della sicurezza della rete da un iPad o da un iPhone.

La caratteristica Pull to Refresh è stata aggiunta alle applicazioni principali, permettendo all’informazione di aggiornarsi velocemente sullo schermo del dispositivo. La finestra di dialogo che mostra il progresso degli aggiornamenti è stata ridisegnata. Adesso i messaggi inviati possono includere link.

In più, sono stati corretti i seguenti difetti: la falla che causava la chiusura dell’applicazione in modo anomalo quando un “ospite” veniva scelto nella pagina di ricerca, e il problema che si verificava quando le liste venivano visualizzate in stazioni, gruppi, notificazioni e sezioni di quarantena su iOS8.


L’aggiornamento è disponibile gratuitamente nell’App Store https://itunes.apple.com/us/app/dr.web-mobile-control-center/id881780041

Fonte: Dr.Web
http://news.drweb.com/show/?c=5&i=5972&lng=en

mercoledì 5 novembre 2014

I ransomware e Cryptowall: ecco di cosa si tratta



CryptoWall è un ransomware di decrittazione fil ch è stato scopeto, in attività, nell’aprile 2014. Colpiva specialmente i sistemi operativi di Windows e continua a funzionare, nonché ad espandere il suo raggio di azione. Quando questo malware entra in un sistema, scansiona i PC alla ricerca di file .doc, .xls e altri. Dopo di che, li critta usando la criptazione RSA. Perché i file vengano decrittati, il ransomware chiede all’utente un “riscatto” di 500$, se pagano entro 5 giorni, 750$ se pagano oltre i 5 giorni e somme maggiori man mano che si rimanda. Il riscatto viene chiesto sottoforma di bitcoin e l’indirizzo, al quale deve essere inviato, è dinamico e cambia per ciascuna vittima. La fonte primaria di distribuzione di questo malware è via mail che contengono allegati zippati che contengono file eseguibili mascherati da file PDF. Questi sono file solitamente chiamati Bollette, Ordine di acquisto, Fattura, ecc. per invitare l’utente a cliccarvi e, di conseguenza, a diffondere ulteriormente l’infezione. CryptoWall ha infettato più di 100.000 computer e ci aspettiamo che questo numero aumenti ancora.

Fonte: Quick Heal (estratto del rapporto trimestrale)
http://www.quickheal.com/blog/quick-heal-reports-increased-incidents-of-the-cryptowall-ransomware-infection-for-third-quarter/ 

martedì 4 novembre 2014

Come rendere compatibile Quick Heal Endpoint Security con l’aggiornamento di Mac OS X Yosemite



La Apple ha recentemente rilasciato, il 16 ottobre, Mac OS X Yosemite (versione 10.10) per il pubblico generico. Questa versione contiene molti aggiornamenti che riguardano il visual design e l’UI dell’OS, continuità con altri dispositivi Apple e altre funzioni migliorative di privacy. Vorremmo informare gli utenti di Quick Heal Total Security per Mac che abbiamo scoperto problemi di compatibilità con questo aggiornamento di OS. Per questo motivo, la tua versione di Total Security per Mac potrebbe non lavorare come dovrebbe.
Agli utenti di Total Security per Mac potrebbero presentarsi due diversi scenari:

SCENARIO 1
Se hai usato una versione precedente di Mac OS X e hai installato Quick Heal Total Security per Mac, allora dovrai affrontare problemi d incompatibilità quando aggiornerai il tuo Mac OS X a Yosemite (versione 10.10).

SCENARIO 2
Se hai recentemente acquistato un nuovo Mac con Yosemite già installato, avrai problemi di compatibilità quando installerai Quick Heal Total Security per Mac.

Soluzioni per questi scenari:
Per risolvere questi problemi su Mac OS X 10.10 (Yosemite), ti raccomandiamo di seguire questi passi:
  • Scarica la versione aggiornata di Quick Heal Total Security per Mac
  • Disinstalla la versione corrente di Quick Heal Total Security per Mac dal tuo dispositivo
  • Installa l’ultimo setup come scaricato dal link precedente

Se hai altre domande, contatta il team di supporto di QuickHeal.
Fonte: Quick Heal
http://blogs.quickheal.com/wp/compatibility-issues-mac-os-x-yosemite-upgrade/

lunedì 3 novembre 2014

Strongbox: la soluzione ai ransomware


Ultimamente, i cyber-criminali stanno ripiegando sempre di più su un particolare tipo di malware: il ransomware. Un ransomware è un virus che attacca il tuo dispositivo, crittando i file al suo interno e richiedendo il pagamento di un riscatto per poterli decrittare.
Uno dei ransomware più famosi in circolazione, nell’ultimo anno, è stato Crypto-locker, scoperto nel 2013, e che continua, sotto diverse varianti, a colpire i computer degli utenti di tutto il mondo. Il malware chiedeva il pagamento di un riscatto entro 72 ore per poter ricevere la chiave di decrittazione per i propri file.
Il modo migliore di proteggere i nostri file personali, dai documenti alle immagini a intere cartelle, è quello di effettuare backup regolari, ovvero fare copie di riserva, o di sicurezza, di questo materiale su un supporto di memorizzazione, in modo da poterlo sempre recuperare.
StrongBox è un’ottima soluzione a questo problema: si tratta di un servizio in cloud, per sistemi operativi Windows, che ti permette di salvare una copia del file in cloud. Ogni volta che il file viene modificato, StrongBox salva una nuova copia, con le modifiche apportate, che va ad aggiungersi a quella vecchia, fino a un massimo di 30 copie. Nel caso in cui il tuo computer venga attaccato da un ransomware, nella peggiore delle ipotesi, come Crypto-locker, nel cloud troverai sia l’ultima copia, crittata e quindi inutilizzabile, sia le copie precedenti che, anche se prive delle modifiche recenti, sono disponibili e possono essere lette.