giovedì 11 febbraio 2021

Camper sotto attacco: hacker paralizzano gli stabilimenti toscani di Trigano


Uffici bloccati e fermo produttivo: 850 dipendenti, cioè il complesso della forza lavoro, mandati a casa in pieno orario di lavoro, con la prospettiva di cassa integrazione per un arco di tempo che potrebbe andare da pochi giorni a qualche settimana, ma è difficile fare previsioni. Queste le conseguenze di un cyber attacco che ha colpito il gruppo Trigano, multinazionale francese specializzata nella produzione di camper: 3 gli stabilimenti fermi in Italia, a Cusona di San Gimignano, a Chiano di Barberino Tavarnelle e a Poggibonsi. 

I 3 stabilimenti sono chiusi ormai da Martedì mattina ed è difficile capire quando potranno riaprire, dato l'alto livello di automazione e digitalizzazione aziendale: il blocco riguarda i settori commerciale, amministrativo, produttivo che, assieme, compongono una struttura 4.0, all'avanguardia. Anche il sito ufficiale italiano, trigano.it, è offline da giorni.

Ad ora non ci sono molti dettagli sull'accaduto e neppure un comunicato dell'azienda, che si è trincerata dietro il più stretto riserbo: si sa solo che la produzione è ferma, che i tecnici sono già al lavoro per ripristinare i sistemi e riportare la situazione alla normalità. Ovviamente sono già in corso anche le indagini da parte delle forze dell'ordine ma, come si sa, in questi casi è estremamente difficile - se non del tutto impossibile - risalire ai responsabili.

Va anche detto che non sono trapelate informazioni riguardo alla tipologia di attacco subito, ma già gira voce dell'esistenza di una richiesta di riscatto da pagare in Bitcoin per tornare in possesso dei dati e ottenere di nuovo il controllo dei sistemi.  

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