giovedì 2 luglio 2020

Cosa possiamo fare per sostenere la digitalizzazione della scuola?


Digitalizzare la scuola pare, in Italia, un'impresa titanica: se ne parla da decenni ma, a parte qualche virtuoso esempio, la maggior parte delle scuole e istituti arranca. Le difficoltà sono molte, ma ne possiamo individuare due centrali: la mancanza di fondi e di competenze tecniche. Eppure la digitalizzazione della scuola pare urgente e necessaria, per adattarsi ai tempi, per formare gli studenti ad un uso consapevole di quella tecnologia con la quale si confrontano già nel tempo libero e con la quale avranno a che fare nel mondo del lavoro e per l'intero corso della vita. 

Qualcosa però si muove: finalmente è in arrivo un grande piano di investimenti per garantire alle scuole una componente essenziale della digitalizzazione, ovvero la connettività.

Il Piano Scuola: finalmente l'Italia investe sul digitale
Il Piano Scuola è il programma avviato dal Comitato per la diffusione della Banda Ultralarga composto da Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dello Sviluppo Economico,  Infratel e AgID – Agenzia per l’Italia Digitale. L'obiettivo è quello di collegare 32.213 plessi scolastici con banda ultra larga (fino a 1 Gbps con 100 Mbps garantiti). Per il programma sono stati stanziati finanziamenti per 400.430.897 euro per coprire i costi strutturali per la banda ultralarga e per coprire i costi di connettività per 5 anni. Questo piano si innesta nel più ampio Piano Strategico Banda Ultralarga, che renderà operative le scelte e i principi base delle iniziative dello stato italiano a sostegno della banda ultra larga, una infrastruttura ormai necessaria per garantire all'Italia l'infrastruttura necessaria a sostenere la trasformazione digitale del paese.

Dal punto di vista quindi della mancanza di fondi lo Stato sta provando a fare la sua parte, offrendo una opportunità che le scuole italiane non possono ignorare, a meno di mancare all'ormai irrimandabile appuntamento con la digitalizzazione che sta investendo tutte le nostre vite in tutti gli ambiti. 

Digitalizzare: molti "pro", alcuni "contro" da gestire
Per le scuole che sapranno approfittare di questa importante occasione, si aprono però molteplici problemi, tecnici e di competenze. Le scuole che prenderanno sul serio la trasformazione, una rivoluzione vera e propria che investirà sia la gestione che la didattica, dovranno gestire computer, tablet, cellulari, access point e altri dispositivi costantemente connessi ad Internet. In termini di sicurezza e privacy degli studenti e del personale si apre una mole tale di problemi che potrebbe scoraggiare i più, laddove quasi mai c'è personale tecnico formato a gestire la cyber sicurezza e in generale l'infrastruttura digitale. 

Non c'è però da scoraggiarsi, proprio perché sappiamo bene, qui a s-mart, come la cyber sicurezza sia considerata una "bestia nera", un tema del quale avere paura e delegare tutto in mano a super esperti. E' da questa consapevolezza che ricerchiamo da anni soluzioni di sicurezza che garantiscano alcuni chiari punti: 

- una gestione centralizzata:
così da poter gestire tutto da un unico "centro di comando" che garantisca una visione completa sullo status della sicurezza informatica e permetta di intervenire sul complesso dell'infrastruttura digitale con pochi clic, senza dover operare computer per computer;
- minimizzazione del know how tecnico necessario:
le scuole difficilmente potranno avere a disposizione tecnici costantemente presenti e pronti a gestire problematiche e incidenti, organizzati per monitorare la situazione e poter PREVENIRE attacchi e incidenti, più che correre ai ripari quando il danno è già fatto: il cloud è, da questo punto di vista, un aiuto concreto, garantendo sicurezza continuativa ma anche la possibilità di monitoraggio e gestione anche a tecnici esterni; 
- distribuzione di policy:
che garantiscano la possibilità di imporre regole e limiti ma secondo flessibilità, garantendo ad esempio che studenti ed insegnanti abbiano diversi livelli di accesso al web;
- compliance al GDPR:il GDPR prevede stringenti norme non solo sulle modalità di raccolta dati, ma anche sulla loro protezione. Ecco perchè sono importanti misure tecniche la cui implementazione rispetti il criterio privacy by design, secondo il quale il titolare del trattamento (la scuola) deve anche garantire che i dati personali necessari allo svolgimento dell’attività scolastica siano protetti.

Che si tratti di reti, computer e server o i dati stessi le soluzioni Seqrite UTM per la gestione e protezione della rete e Seqrite EPS Cloud per la protezione in cloud degli endpoint, offrono una protezione ottimale a monte degli endpoint (garantendo la sicurezza della rete) e sui computer stessi con l'antivirus in cloud. Permettono anche di distribuire policy che possono limitare l'attività degli studenti e del personale nel web, così da ridurre ulteriormente i rischi dovuti a errore umano.

Il backup dei dati in cloud con Strongbox Cloud garantirà anche alle scuole un backup regolare dei dati, così da poterli recuperare e ripristinare immediatamente in caso di incidente fisico o informatico. Sono soluzioni che vengono perfettamente incontro alle esigenze della nuova scuola digitale, rendendone possibile una gestione semplificata senza rinunciare alla sicurezza e abbattendo i costi.  

Ecco perché aderiamo, con due partner di eccellenza come HalService e Tanaza al Piano Scuola - Banda Ultralarga > scopri di più!

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