
di Gianni Dell’Aiuto | Avvocato | Accademia Italiana Privacy
Il regolamento Europeo 679/2016 che ha riformato a livello sovranazionale il sistema di trattamento dei dati personali, ha anche previsto norme rafforzative per i poteri deputati a far rispettare la nuova disciplina. Titolari e responsabili del trattamento hanno maggiori responsabilità che non nel previgente sistema in quanto soggetti demandati alla materiale tutela dei diritti degli interessati che, anche ai fini interpretativi e di comprensione, sono la figura al centro del sistema GDPR. Hanno inoltre un ruolo centrale anche le pesanti sanzioni che possono essere emesse dalle autorità di controllo, cui spettano anche le misure di cui all’art. 58 (richieste di informazioni, potere di indagine, misure interdittive e, addirittura limiti e perfino il divieto di svolgere attività di trattamento).
Consapevole della delicatezza e dell’importanza del ruolo che andranno a svolgere gli organi di vigilanza, il Gruppo dell’art. 29 (organismo consultivo ormai disciolto, composto da rappresentanti delle autorità nazionali) ha predisposto, nell’Ottobre 2017, le linee guida che dovranno essere seguite proprio nell’emissione delle sanzioni.
Il documento programamtico del Gruppo 29
Il documento programamtico del Gruppo 29