Due trojan bancari -Emotet e Trickbot- hanno aggiunto componenti di auto-diffusione per aumentare le proprie possibilità di infettare quante più macchine possibile entro la stessa rete.
E' una novità perché, fino ad oggi, i trojan bancari non hanno implementato moduli di auto diffusione nel tentativo di rimanere più a lungo possibile non individuati nei dispositivi infetti e di poter rubare informazioni senza dare possibilità alle vittime di rendersene conto. Il successo di WannaCry e, poco dopo di Not Petya, entrambi con moduli di auto-diffusione che hanno permesso loro la virulenza per i quali sono diventati famosi, hao fatto tornare in voga le componenti worm.
Emotet
Il primo trojan bancario dotato di componenti di self-spreading ad essere individuato è stato Emotet.
Questo trojan scarica un file .RAR auto-estraente nel dispositivo infetto e lo usa per cercare e ottenere l'accesso alle risorse della rete locale: esegue un attacco di brute-force per eseguire il login. Questo è il modulo di auto-diffusione del trojan, che non va confuso con la componente di propagazione: il modulo di propagazione si basa sull'estrazione di contatti dai client di posta elettronica per diffondere il trojan via email di spam non dentro una rete, ma in nuove reti.I file contenuti nell'archivio .RAR Fonte: www.fidelissecurity.com |
Attualmente questo trojan è una delle minacce principali perché è molto attivo: è finalizzato al furto di credenziali per accedere agli account bancari e sottrarre denaro usando attacchi Man-in-the-Browser. Il trojan raccoglie anche informazioni e credenziali sui social e, talvolta, scarica nella macchina infetta anche altri malware.
TrickBot
Il secondo trojan bancario individuato con meccanismi di self-spreading è TrickBot (leggi qui ulteriori info), balzato alle cronache perché giusto lo scorso mese ha bersagliato utenti PayPal e non solo. Trickbot viene diffuso tramite massive campagne di spam diffuse dalla botnet Necurs (ne abbiamo già parlato qui): la versione individuata settimana scorsa ha un nuovo modulo worm SMB pensato per diffondere il trojan nei computer entro la stessa rete.
L'unica buona notizia, per ora, è che questo modulo non è ancora del tutto implementato.
L'unica buona notizia, per ora, è che questo modulo non è ancora del tutto implementato.
La cattiva notizia è che gli autori di TrickBot hanno costantemente implementato le capacità del trojan: questo fa pensare che l'implementazione completa del modulo SMB worm non richiederà molto tempo.
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