Un sempre maggior numero di persone oggi sceglie di ricevere informazioni, comunicazioni, fatture ed utenze tramite mail. Proprio in questi giorni moltissimi utenti si sono ritrovati nella cartella di posta, anche inaspettatamente, avvisi e fatture provenienti dal colosso della telefonia Tim- Telecom.
Come individuato da alcuni ricercatori, queste mail sono in realtà una capillare campagna di diffusione di virus che possono mettere a repentaglio i nostri dati, la nostra privacy, le nostre credenziali di accesso ai vari account online.
Come individuato da alcuni ricercatori, queste mail sono in realtà una capillare campagna di diffusione di virus che possono mettere a repentaglio i nostri dati, la nostra privacy, le nostre credenziali di accesso ai vari account online.
La mail ingannevole
La mail simula una comunicazione formale della Tim. Il mittente è “servizioclienti@telecomitalia.it" , l’oggetto è “Fattura TIM linea fissa”.
La mail simula una comunicazione formale della Tim. Il mittente è “servizioclienti@telecomitalia.it" , l’oggetto è “Fattura TIM linea fissa”.
Il testo invita a prendere visione e scaricare la fattura facendo clic su un link.
Il clic sul link scarica un archivio .zip rinominato “Fattura%200039485.zip” dentro il quale è contenuto l’eseguibile del ransomware Cryptolocker mascherato da file .pdf (il formato più comune per quanto riguarda le fatture): “Fattura 0039485.pdf.ex”.L’esecuzione del .exe comporterà l’infezione del computer da parte del ransomware, il quale cripterà (rendendoli illeggibili e modificandone l’estensione) i file, per poi procedere alla richiesta di riscatto.
Come difendersi
Prima di tutto, per tranquillizzare chiunque abbia al momento una mail Tim nella mailbox, è doveroso premettere che non si corre alcun rischio con la sola apertura e visualizzazione della mail.
Di cruciale importanza è non cliccare sul link fittiziamente deputato al download della fattura, visto che questo avvierebbe il download dell’archivio .zip.
In ogni caso, se anche avete fatto clic sul link e scaricato l’allegato, basterà non aprirlo e cancellarlo immediatamente dal computer, rimuovendolo, per certezza definitiva, anche dal cestino.
Avere sempre dei Backup dei documenti più importanti rimane comunque l’imperativo categorico per la salvaguardia dei nostri dati, cosi che (anche in caso di criptazione, sarà del tutto possibile recuperare i dati): considerato che il virus non è stato riconosciuto da molti degli antivirus più diffusi, consigliamo massima attenzione.
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