Un numero molto ampio di ricercatori di svariati vendor di sicurezza ha individuato una botnet, chiamata wireX, composta esclusivamente da dispositivi Android compromessi. Tutti i dispositivi che sono finiti ad essere nodi della botnet sono accomunati dal fatto di avere installate app dannose progettate per generare grandi volumi di traffico finalizzati alla costruzione di attacchi DDoS coordinati.
La rete è stata smantellata da una task force composta da vari team di ricerca, delle vittime stesse e dell'FBI: è bastato individuare il malware responsabile del "reclutamento" nella rete per metterla in down.
Qualche dato in più
La botnet WireX è stata attivata, si presume, intorno al 2 o 3 di Agosto: svariati sono stati gli attacchi DDoS lanciati, ma il picco si è sviluppato a partire dal 17 Agosto in poi. Vittime principali sono stati fornitori di contenuti digitali e Content Delivery Network (reti di distribuzione di contenuti digitali). Gli attacchi sono stati generati da oltre 70.000 smartphone distribuiti in oltre 100 paesi diversi. Il totale massimo di dispositivi attivati nel momento di picco è stato invece di oltre 120.000 dispositivi.Nella foto sotto, Akamai stima il numero di dispositivi componenti la rete in base al numero di IP unici individuati al momento del picco di attacco.